I disturbi della regolarità intestinale possono essere la conseguenza di malattie, dell’assunzione di farmaci o di stili di vita scorretti. Per questo motivo è necessario ricercare le cause della mancata regolarità intestinale ed escludere la presenza di possibili processi patologici. In presenza di sintomi come una perdita di peso, la comparsa di una anemia, la presenza di sangue nelle feci o di dolore alla pancia che tende a persistere nel tempo, è consigliabile consultare lo specialista.
Una causa frequente di diarrea sono le infezioni virali o batteriche. Le malattie infiammatorie dell’intestino, le intolleranze alimentari (per esempio l’intolleranza al lattosio), le radiazioni e l’uso di alcuni farmaci (come ad esempio il lattulosio o il solfato di magnesio) possono anch’essi causare un alvo diarroico.
Con il termine SIBO, acronimo di sindrome da sovracrescita batterica intestinale, si indica una disbiosi, ossia una condizione di squilibrio della flora batterica intestinale, associata all’uso prolungato di alcuni farmaci, come gli inibitori di pompa protonica. La SIBO si accompagna a gonfiore, flatulenza, mal di pancia e diarrea.
La sindrome del colon irritabile, un disturbo funzionale dell’intestino, si accompagna spesso a una alternanza di diarrea e stitichezza, con gonfiore e dolore alla pancia.
Alcune malattie intestinali, neurologiche o reumatologiche si accompagnano a stitichezza. Farmaci come gli oppiacei si associano spesso a stipsi.
La stitichezza non è sempre la conseguenza di processi patologici, anzi, in molti casi è la conseguenza di un disturbo della funzionalità intestinale. Alcune condizioni, come la gravidanza, tendono a favorire la stitichezza, così come una dieta povera di fibre alimentari, la tendenza a bere poco e il sedentarismo.