Cos'è l'eubiosi e perché è importante per il nostro corpo

L'eubiosi intestinale è una condizione di benessere legata alla presenza di una corretta composizione e diversità del microbiota intestinale. Questo stato ottimale si raggiunge quando i batteri benefici prevalgono sui microrganismi dannosi nell'intestino, garantendo un ambiente microbico sano e funzionale.

Definizione di eubiosi

Eubiosi è un termine che deriva da due parole greche: il prefisso “eu” significa “buono” e bios che significa “vita”. Originariamente, quindi, questo concetto era legato ad una condizione di benessere fisico diffuso e solo successivamente è stato legato ad uno stato specifico della flora intestinale.

L’eubiosi intestinale, infatti, identifica lo stato di equilibrio del microbiota intestinale che determina a sua volta il benessere generale della persona. Si tratta di un equilibrio e in quanto tale dinamico, che deve essere mantenuto con uno stile di vita sano e un’alimentazione varia ed equilibrata.

La differenza tra eubiosi e disbiosi intestinale

L'eubiosi e la disbiosi intestinale sono due concetti chiave riguardanti la salute e l'equilibrio della flora batterica nell'intestino. Tuttavia, rappresentano due condizioni opposte con effetti diversi sulla salute dell'individuo.

L'eubiosi intestinale si riferisce a una condizione di equilibrio e benessere della flora batterica intestinale. In questa situazione, la composizione della flora è diversificata e bilanciata, con una predominanza di batteri benefici. Questa situazione ottimale è associata a una migliore funzione del sistema immunitario, una corretta digestione e assorbimento dei nutrienti, nonché a una riduzione del rischio di malattie infiammatorie dell'intestino.

D'altra parte, la disbiosi intestinale è una condizione in cui l'equilibrio della flora batterica intestinale è compromesso. Ciò può essere causato da fattori come l'uso eccessivo di antibiotici, una dieta poco equilibrata, lo stress o malattie intestinali. Nella disbiosi intestinale, si verifica un'alterazione nella composizione della flora batterica, con una diminuzione dei batteri “buoni” e un aumento di quelli dannosi.

La disbiosi intestinale può essere associata a disturbi gastrointestinali, la sindrome dell'intestino irritabileallergieobesità e malattie autoimmuni. Inoltre, questa condizione può indebolire il sistema immunitario e compromettere la capacità dell'intestino di assorbire correttamente i nutrienti.

Il mantenimento dell'eubiosi intestinale è essenziale per promuovere la salute generale dell'individuo e prevenire potenziali problemi di salute associati alla disbiosi. Ciò può essere raggiunto attraverso una dieta equilibrata e ricca di fibre, il consumo di probiotici o cibi fermentati che favoriscono la crescita dei batteri benefici, e il limitato utilizzo di antibiotici solo quando strettamente necessario.

Per comprendere nello specifico il rapporto tra eubiosi e disbiosi bisogna poi sottolineare il ruolo del microbiota. Infatti, l'eubiosi intestinale si verifica quando il microbiota intestinale è in uno stato ottimale di equilibrio e diversità. In questa condizione, i batteri benefici predominano sulle specie dannose, garantendo un ambiente intestinale sano e funzionale. Il mantenimento dell'eubiosi intestinale è essenziale per preservare la salute generale dell'individuo e prevenire potenziali problemi di salute associati alla disbiosi intestinale, ovvero uno squilibrio del microbiota con un aumento di microrganismi nocivi.

Perché è importante mantenere in equilibrio il microbiota intestinale

Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale per il benessere e la salute dell'individuo e in particolare:

  • digestione e assorbimento dei nutrienti: i batteri buoni presenti nell'intestino aiutano a scomporre molecole complesse in sostanze più semplici che possono essere facilmente assorbite dal corpo;
  • regolazione del sistema immunitario, stimolando la produzione di citochine e altre sostanze che aiutano a regolare e bilanciare la risposta immunitaria dell'organismo;
  • protezione contro agenti patogeni, dal momento che un microbiota intestinale sano e bilanciato è in grado di proteggere l'intestino da microrganismi nocivi. I batteri benefici agiscono da "barriera" contro l'insediamento e la crescita di batteri dannosi nell'intestino;
  • produzione di sostanze benefiche, come vitamine (ad esempio la vitamina K) e acidi grassi a catena corta, che hanno effetti positivi sulla salute;
  • regolazione del metabolismo, influenzando il bilancio energetico e la gestione del peso corporeo.

La disbiosi intestinale, ovvero uno squilibrio del microbiota intestinale con una diminuzione dei batteri benefici e un aumento di quelli dannosi, è associata a una serie di disturbi e malattie, tra cui sindrome dell'intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche dell'intestino (come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn), allergie, obesità e disturbi metabolici.

Per mantenere in equilibrio il microbiota intestinale, è essenziale adottare uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, ricca di fibre e alimenti fermentati che favoriscono la crescita dei batteri benefici. L'uso responsabile di antibiotici e farmaci che possono influenzare la flora intestinale è altrettanto importante per preservare l'equilibrio del microbiota.

FAQ

Ilustração do Bacillus clausii, que ajuda a equilibrar a microbiota intestinal

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